Social media marketing B2B: esserci nel modo giusto

Sempre più elemento cruciale nella strategia del marketing aziendale, la presenza sui social delle aziende B2B ha ancora ampi margini di miglioramento.

Il social media marketing B2B per un’azienda è una realtà. Nella vita privata siamo abituati a utilizzare i social come un punto di riferimento. E’ quindi naturale che, anche nel contesto professionale, i canali social siano allo stesso modo un punto di ricerca e informazione.

La domanda che ci dobbiamo porre è come essere nei social, come gestire i contenuti di quali strumenti e professionalità abbiamo bisogno per sviluppare un progetto social e quali canali sono più indicati per il nostro mercato di riferimento.

Risorsa gratuita a fine articolo: Checklist piano strategico Social mediaVai alla video pillola: i concetti base in un minuto o poco piùMarketing e Marketing aziendale e comunicazione d'impresa per PMI

Ma quante aziende B2B sviluppano delle vere e proprie strategie per la loro presenza nei Social? Ecco quindi il primo di una serie di articoli che dedicheremo al Social media marketing aziendale, affrontando temi sulla creazione dei contenuti, i tools per la gestione dei social, la gestione dei commenti negativi e positivi e così via.

Cosa potrai fare dopo aver letto l’articolo

Che tu abbia le risorse interne per gestire i social media o ti avvali di fornitori esterni, al termine di questo articolo sul Social media marketing B2B avrai acquisito informazioni su:

  • quali sono i possibili obiettivi di una strategia per il social media per il marketing B2B,
  • che attuare un politica  di Social media marketing non è un’attività a tempo perso,
  • quali sono gli strumenti di social media management,
  • la tipologia di contenuti per social media.

Che cos’è il social media marketing?

Il Social media marketing (SMM) è quella parte del Digital marketing che si dedica allo sviluppo di strategie di comunicazione elaborate appositamente  per gestire la presenza aziendale sui social.

Le strategie devono contemplare non solo le usuali analisi del mercato e dell’interlocutore di riferimento ma anche la tipologia di canale idonea alla diffusione dei contenuti per promuovere i prodotti e servizi.

Obiettivo quindi del Social media marketing è creare interazioni con i clienti e potenziali clienti concentrandosi su interessi e valori comuni per creare condivisioni del brand aziendale. Al fine di monitorare la presenza aziendale sui social si utilizzano strumenti di social listening.

Quale strategia aziendale per il social media marketing B2B?

Per un’azienda B2B, l’obiettivo di una presenza social non può essere la vendita istantanea (a meno che non gestisca l’e-commerce). Alcuni degli obiettivi per avere una presenza aziendale sui social media sono:

  1. costruire la Brand awareness: ovvero la consapevolezza del marchio tra il pubblico di destinazione. Anche la percezione visiva ne fa parte.
  2. aumento della Brand reputation: ovvero l’attenzione positiva di un brand per la sua capacità di soddisfare le aspettative del pubblico di riferimento. Sui social è la misura di quanto un brand è conosciuto e apprezzato.
  3. instaurare rapporti diretti con i contatti di riferimento e fornire loro informazioni rilevanti, a seconda della fase del processo di acquisto in cui si trovano,
  4. ampliare i punti di contatto con l’azienda attraverso i social media, il customer care e il supporto post-vendita, fornendo informazioni “educative” e approfondite sui prodotti,
  5. implementare una strategia di gestione dei lead per supportare conversioni e vendite.

Questi cinque punti non esauriscono di certo le motivazioni per le quali un’azienda oggi deve orientarsi verso il Social media marketing B2B, ma possono fornire un valido esempio.

Ciò che deve risultarti chiaro è che la comunicazione aziendale nei social media non può essere “generalista”, ma va costruita sulla base di una chiara strategia in relazione a uno o più obiettivi che si vogliono perseguire.

La comunicazione aziendale nei social media non può essere “generalista”, ma va costruita sulla base di una chiara strategia. #socialmediamarketing #socialmedia #marketingaziendale Condividi il Tweet

Non si attua una gestione di Social media marketing B2B nei ritagli di tempo

Più volte in Intingo ti ho suggerito di aprire i solo i canali social che puoi gestire. Meglio non essere presenti che avere delle pagine social media B2B abbandonate a sé stesse. Ne va dell’immagine complessiva dell’azienda e in modo particolare della sua reputazione in rete.

Se pensi di avviare una strategia di Social media B2B, valuta bene le risorse interne che hai a disposizione o individua quelle esterne a cui affidare l’incarico di gestire i canali social dell’azienda.

Anche nel caso ti avvalga di un supporto esterno, ricorda sempre che sei il primo responsabile dei contenuti che rappresentano la tua azienda. Devi perciò tenere sempre sotto controllo tutta l’attività e supportare il fornitore esterno con i contenuti da pubblicare.

Strumenti per la gestione dei social media

A meno che tu non disponga già di un Social CRM, ti consiglio di dotarti di uno strumento collaborativo per la gestione dei tuoi canali social. Le funzione più importanti di un Social media management tool sono:

  • creare più utenti con diversi livelli di accesso,
  • gestire più social media B2B in contemporanea,
  • gestire i contenuti e il calendario editoriale,
  • programmare le pubblicazioni,
  • attuare azioni di social listening come ad esempio controllare commenti, like e attività di tutti i social media B2B in un’unica dashboard.
social media marketing
Esempio di dashboard con più social media

In genere i software per il social media management sono web-based. Ciò significa che si accede al software direttamente da una pagina web senza dover installare nulla in locale, qui di seguito una lista non esaustiva dei prodotti più noti:

  • Buffer
  • Hootsuite
  • Sprout Social
  • Social Pilot
  • Zoho Social
  • Postpickr
  • Spidwit

Il contenuto va adeguato all’interesse dell’interlocutore di riferimento e al social utilizzato

Postare su Facebook non è lo stesso che postare su Linkedin. Inoltre, il contenuto fornito a un interlocutore che è all’inizio del suo processo di acquisto non è lo stesso contenuto che dovrai dare a chi conosce bene il brand e il prodotto e si trova verso la fine dello stesso processo.

Ma prima di affrontare questi importanti aspetti del contenuto è opportuno conoscere i social, le loro caratteristiche e i contenuti migliori per ciascuno di essi.

Sì, lo so, li usi tutti i giorni. Ma un conto è usarli come utenti, un altro è costruire una strategia di Social media B2B aziendale.

Per ora ti dico soltanto che il contenuto per i social media non è lo slogan pubblicitario, anzi è la cosa più lontana che esista dal messaggio pubblicitario.

Ogni contenuto pubblicato nei social media B2B deve essere di qualità, il tuo interlocutore deve riconoscervi un valore per sé.

Deve inoltre incentivare l’iterazione sociale, il coinvolgimento la condivisione perché sono le azioni del tuo interlocutore che possono potenziare la visibilità dei contenuti social aziendali.

I contenuti pubblicati nei social media devono essere di qualità, il tuo interlocutore deve riconoscervi un valore per sé, #socialmediamarketing #socialmedia #marketingaziendale Condividi il Tweet

Inoltre dovresti puntare per contenuti in cui ci sono delle persone, soprattutto per i video, perché sono molto più efficaci.

Come usare i social per la strategia di Social media marketing B2B

Ogni social merita il suo contenuto, ecco alcune linee guida:

LinkedIn

Per una strategia di Social media marketing B2B, LinkedIn è indubbio la piattaforma migliore. E’ la regina dei contenuti professionali e se non hai risorse per dedicarti a più social media, inizia senza dubbio con LinkedIn.

Con una base di 12 milioni di professionisti registrati in Italia e 500 milioni nel mondo è davvero difficile per un’azienda pensare di non essere in LinkedIn.

Approfondisci i dati nell'articolo: Marketing B2B trend per il 2019

Data la natura professionale della piattaforma i contenuti migliori sono:

Infografiche, grafici

Il pubblico di LinkedIn è già abituato a questo tipo di informazioni che danno più solidità ai contenuti associati.

Contenuti MOFU (Sales-funnel)

I decision maker sono in LinkedIn e cercano contenuti formativi. Offri quindi Case-study, Ebook, promuovi webinar di approfondimento su un particolare problema inerente alla loro attività che potrebbe essere risolto con il prodotto della tua azienda.

Ricorda sempre che i contenuti non devono mai essere pubblicitari.

Facebook

In Facebook riuscire a “bucare lo schermo”, come dicevano decenni fa per la televisione, è sempre più difficile a causa dei continui cambiamenti che Facebook apporta al proprio algoritmo per favorire la pubblicità a pagamento, rispetto alla portata organica (ovvero quella naturale dei post senza pagamento della pubblicità).

Video

I video funzionano in tutte la piattaforme social ma hanno una particolare efficacia proprio in Facebook, come attesta anche una recente ricerca di Buzzsumo.

Ma se i video hanno una portata ben maggiore, ad esempio, delle foto, ciò non significa che devi pubblicare tutto il video tutorial su un particolare aspetto tecnico del prodotto.

Crea un estratto di pochi minuti e il link alla pagina del sito aziendale in cui sarà possibile visionarlo tutto. E non dimenticare di inserire in questa pagina una CTA (Call-to-action) per convertire il visitatore.

Storie

Considera le storie come istantanee in movimento. Durano un ventina secondi e spariscono nel nulla dopo 24 ore.

Possono essere usate alternandole ai post, per avere una presenza continua ma non invadente. Il contenuto delle storie deve essere il più estemporaneo possibile, le puoi usare durante una fiera o un altro evento.

Puoi usarle anche per dare dei flash di “vita vissuta” dell’azienda, ad esempio l’installazione di un nuovo macchinario in produzione. Puoi fare degli auguri informali, ad esempio un breve video in Time lapse della preparazione dell’albero di Natale aziendale.

Le occasioni sono davvero molte ma nonostante le Stories siano un modo di comunicazione estemporaneo e informale non lasciare nulla al caso. La qualità della tua comunicazione deve sempre essere un punto focale.

Live streaming (in diretta)

Il live streaming è ottimo nel caso di eventi. Pensa ad esempio a un corso di formazione sul prodotto che si tiene in azienda. Puoi identificare una parte del corso specifica e accordarti con il relatore per registrare la diretta.

Nel corso della pubblicazione puoi chiedere al pubblico di interagire tenendo una sessione di domande e risposte di cui si occuperà un tecnico.

Funzioni di coinvolgimento

Con Facebok puoi diversificare i tuoi post, puoi creare delle esperienze interattive, sondaggi, eventi. Insomma hai a disposizione molti strumenti per diversificare i post nella pagina aziendale di Facebook.

Tieni conto che fare un lavoro di qualità (anche se il risultato finale dura solo qualche secondo) richiede tempo. Valuta bene le tue risorse e nel caso affidati a esperti di qualità.

Twitter

Sebbene la lunghezza dei cinguettii sia stata portata dai famosi 140 a 280 caratteri, la brevità è la caratteristica principale di Twitter.

Tant’è che alcune statistiche dimostra che 100 caratteri sia la lunghezza ideale.

social media aziendale
Fonte: Track Social

Come per Facebook è possibile aprire una pagina aziendale.  Twitter è uno strumento per promuovere il brand e i prodotti ma può rivelarsi anche un ottimo canale per il Customer service.

Per poter avere visibilità organica in Twitter è necessario una programmazione intensa delle pubblicazioni.

Alcune caratteristiche di Twitter:

Risposte rapide

Quando qualcuno interagisce con i post di Twitter la risposta deve essere pressoché immediata. Una corretta politica di Social media marketing B2B per Twitter impone un costante controllo delle iterazioni sulla pagina aziendale Twitter.

Chi interagisce ha trovato la tua pagina fra tutte quelle presenti in rete e ha scelto di interagire con la tua azienda e non con quella del concorrente.

Ma la sua attenzione dura il tempo d’un battito d’ali. Rispondi sempre a tutti ma analizza e valuta su chi investire più tempo.

Fissa i tweet per aumentare la loro visibilità

Il valore non è il medesimo per tutti i tweet. Se ad esempio hai annunciato un evento ma mano che pubblichi nuovi tweet quello dell’evento scenderà sempre più in basso nella pagina aziendale di Twitter.

Usa la funzione “Fissa sulla pagina del profilo” (Pin) per assicurare visibilità al tweet fino a che non scade la possibilità di registrarsi all’evento.

Gif / video

Senza esagerare ma anche i tweet si avvantaggiano dell’uso di Gif animate e brevi video. Aiutano a farsi trovare tra le centinaia di tweet che affollano i profili degli interlocutori di riferimento.

YouTube

Il canale dei video per eccellenza ha perso un po’ dello smalto degli esordi. La concorrenza di Facebook si fa sentire ma rimane un ottimo modo per costruire una libreria di video ai quali puoi dare visibilità differenti.

In YouTube, infatti, hai diversi livelli di visibilità dei video e puoi anche programmare la pubblicazione.

Anche in questo caso è bandito il contenuto puramente pubblicitario quindi se stai pensando di aprire il canale YouTube per pubblicare il video istituzionale dell’azienda, lascia perdere.

Instagram: visual marketing

Instagram non è solo il luogo in cui gli Influencer fanno soldi a palate. Può diventare un canale importante di visual marketing aziendale.

Anche in questo caso sono banditi i messaggi puramente pubblicitari. Inoltre tieni conto che Instagram è il social media d’eccellenza per le immagini e quindi il contenuto visuale è molto più importante dello stesso testo.

Prima di pensare a Instagram devi quindi organizzare una produzione di immagini di qualità.

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