Pagina pubblicitaria, crearla per la pubblicità aziendale

Innovare nella pubblicità B2B industriale è possibile

Conosci gli elementi una pagina pubblicitaria? Come li rendi digitali? Negli ultimi anni si è registrato un certo miglioramento nella proposizione della pubblicità nel settore industriale ma ancora molto resta da fare. Vediamo anche come connettere le campagne offline con le nostre attività di Inbound marketing B2B online.

Una pagina pubblicitaria è composta da due elementi costitutivi: l’immagine e il testo ovvero il visual e il copy.

Per rendere la tua pubblicità aziendale efficace ne devi conoscere le funzioni,. Una regola che vale anche per te che ti occupi di marketing B2B.

Ciascuna di queste parti è composta da elementi specifici. Gli elementi testuali di una pagina pubblicitaria sono ad esempio l’headline, il bodycopy, il payoff, le informazioni tecniche. Gli elementi grafici sono invece sono l’immagine principale, immagini secondarie, il packshot. Il marchio e così via. Vediamo in dettaglio uno a uno per capirne meglio il ruolo nel messaggio pubblicitario B2B.

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Pubblicità aziendale offline: elementi testuali della pagina pubblicitaria

Non tutti gli elementi che ti elenco qui di seguito sono presenti in una pagina di pubblicità B2B offline.

Headline

Più conosciuto come slogan o claim. Parlando di testi l’headline è l’elemento principale di una pagina pubblicitaria. E’ la sintesi del tuo messaggio, è l’idea che vuoi veicolare sintetizzata in poche parole che devono saper esprimere il concetto cardine e attirare l’attenzione.

L’headline deve invogliare il tuo lettore a rimanere sulla tua pagina pubblicitaria e a proseguirne la lettura. Deve essere in linea con il posizionamento del tuo prodotto. Ad esempio per il martello Easy find l’headline potrebbe essere incentrata sul concludere una commessa in tempo perché con il martello con GPS si riducono i tempi morti del cantiere.

Lo slogan nel suo complesso deve distinguersi nella tua pagina pubblicitaria B2B,  deve, quindi, avere dimensioni maggiori del resto del testo della pagina.

  • Maiuscolo o minuscolo? Dipende, il maiuscolo non è bandito ma usa un carattere leggero.
  • Keyword e SEO? In una campagna pubblicitaria sulla stampa cartacea non entrano in gioco i criteri di keyword e SEO. Anche se oggigiorno tutte le riviste hanno le versioni online, le pagine pubblicitarie sono sempre gestite come immagini e quindi il testo non è più distinguibile come tale e non è indicizzabile.

Occhiello e subheadline

Sono mutuati dagli elementi che costituiscono un articolo giornalistico. L’occhiello è il testo che precede e introduce il titolo, la subheadline o sommario invece lo segue e introduce elementi aggiuntivi che non possono essere inseriti nella headline. Non sono sempre presenti in una pagina pubblicitaria.

esempio pubblicità b2b
Clicca sull’immagine per ingrandirla e leggere il QR Code.

Body Copy

E’ il testo che sviluppa il concetto espresso nella headline. Scritto con un corpo di carattere più piccolo fornisce maggiori informazioni per spiegare il prodotto/servizio pubblicitario. Sebbene il testo possa essere più lungo di una headline ti consiglio di:

  • non dilungarti troppo, il tempo che il tuo lettore è disposto a concederti non è infinito.
  • concentrati sulla caratteristica del prodotto più rilevante per il tuo target. Se conosci il problema del tuo target descrivi qui come il tuo prodotto è la soluzione.

Caption

Se le immagini non sono autoesplicative una didascalia è necessaria per spiegarle meglio. Ad esempio può essere composta del nome del prodotto.

Pay Off/Baseline

volte sono considerati sinonimi mentre per alcuni autori “payoff” è una frase legata all’azienda mentre la “baseline” è legata alla campagna pubblicitaria. Il payoff è in genere posto accanto al marchio dell’azienda. La baseline invece chiude in genere la pagina pubblicitaria. Entrambi costituiscono un ulteriore elemento per agganciare l’attenzione del tuo interlocutore. Inoltre se alla tua campagna offline unisci una campagna di contenuti inbound puoi usare l’hashtag per far trovare più rapidamente i tuoi contenuti e indirizzare traffico sul tuo sito B2B. Ad esempio una baseline può essere: “Tecnologia che innova” e quindi se hai una campagna inboud B2B scriverai: #TecnologiaCheInnova, perché all’hashtag sono legati contenuti di approfondimento che il tuo interlocutore può trovare in rete.

Informazioni di contatto

le informazioni di contatto sono poste a fine pagina con un carattere più piccolo. Possono essere super stringate, mettendo solo l’indirizzo del sito web o più estese. Cosa inserire dipende dal tuo settore di riferimento:

  • Indirizzo fisico: se è importante per il tuo business limitati alla città. Che senso ha indicare la via se non fai una vendita diretta?
  • Fax e telefono: Il fax è obsoleto. Se indichi il telefono sarebbe opportuno non usare il numero del centralino con il risponditore automatico, ma farlo gestire da una persona addestrata a rispondere.
  • Indirizzo web ed email: sì sempre. Eviterei una email anonima con info@. Rendila più “accogliente”.
  • Social: se li hai sì.
  • Filiali: se sono importante per il tuo mercato indica le città delle filiali altrimenti omettile.

Strilli e altre informazioni tecniche

Puoi annunciare la tua partecipazione a una fiera o altri eventi con uno strillo, ovvero un elemento che sintetizzi i dati salienti dell’evento. E’ aggiunto alla normale pagina pubblicitaria nel periodo precedente l’evento. Tienilo distante dal messaggio della tua pubblicità. Se la tua pagina si sviluppa dal centro verso il basso mettilo in alto. Se invece si sviluppa sulla parte alta e centrale ponilo in basso.

Elementi grafici della pagina pubblicitaria

Per grafica intendo sia l’organizzazione di tutti gli elementi sulla pagina di cui abbiamo parlato in precedenza sia quelli più prettamente visuali come le immagini. Gli elementi grafici di una pagina pubblicitaria sono: l’immagine principale, il packshot, il logo.

Visual principale

E’ il corrispondente visivo dell’headline. Possono vivere in simbiosi quando l’immagine rappresenta visivamente il messaggio della headline, oppure lavorare l’uno in opposizione all’altro per creare, dal contrasto, un ulteriore elemento per catturare l’attenzione.

L’importante è non ridurre la headline in una mera didascalia dell’immagine sarebbe come sprecare una risorsa importante della tua pagina pubblicitaria.

Visual secondari

La pagina può contenere delle immagini di contorno descritte da delle didascalie. Usale con moderazione per non distogliere l’attenzione dal messaggio principale.

Il marchio

E’ il segno distintivo della tua azienda. Il logo può essere formato da due componenti il pittogramma e il logotipo. Il pittogramma è un simbolo grafico, mentre il logotipo corrisponde al nome dell’azienda (ad esempio Adidas).

Il logo di alcune aziende è composto dal solo logotipo (ad esempio Google).

Pack Shot

Con pack shot si intende le immagini di prodotto. E’ fondamentale che il tuo pack shot si componga di immagini di prodotto di qualità. Guarda perché dovresti investire in un fotografo professionale in 10 passi per creare una brochure B2B efficace e che converte.

Call to action

Non è un elemento che ci aspetteremo di trovare in una pagina pubblicitaria B2B cartacea, ma la tecnologia ci dà oggi la possibilità di rendere attiva anche una pagina stampata su carta.

Con un QR Code inserito nella tua pagina pubblicitaria puoi invitare il lettore a compiere un’azione, ad esempio approfondire il prodotto pubblicizzato nella pagina stessa, puoi promettergli che potrà scaricare gratuitamente un case study, dei white papers oppure delle infografiche.

Se pubblicizzi un evento lo puoi indirizzare alla landing page per l’iscrizione di iscrizione. In questo modo crei una connessione tra pubblicità, inbound marketing e il tuo sito B2B. Sono molteplici gli utilizzi di un QR-Code e, cosa importante, puoi misurare l’efficacia della tua campagna. Del resto stiamo scoprendo l’acqua calda nei decenni scorsi le pubblicità avevano i loro Call-to-action rappresentati dai coupon per la richiesta delle informazioni.

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Nel prossimo articolo vedremo gli stereotipi più frequenti nella pubblicità B2B offline e come evitarli. Nel frattempo se hai qualcosa da chiedere o condividere, inserisci un commento qui di seguito.

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